2° Seminario Avanzato di Epigrafia Greca

On 7 and 8 of January the 2nd Seminario Avanzato di Epigrafia Greca (SAEG) is taking place in Bologna. Here is the program and Happy New Year !

Venerdì 7 gennaio, mattina, ore 9.00

– Saluti e introduzione

ore 9.30 Gabriella BEVILACQUA – Sara CAMPANELLI, Inscriptiones Graecae Urbis Romae (IGUR): un nuovo progetto di lavoro

ore 9.50 Elena MIRANDA DE MARTINO –  Diva DI NANNI – Valentina DE MARTINO, I Sebasta di Napoli: ultimi aggiornamenti

ore 10.20 Lavinio DEL MONACO, Iscrizioni greche d’Italia. Locri Epizefirii

ore 10.40 Pausa

ore 11.00 Filippo BATTISTONI – Alessia DI MARTINO, I rendiconti finanziari di Tauromenion: una nuova edizione

ore 11.20 Francesca LABONIA, Un’iscrizione sepolcrale greca da Parentium

ore 11.40 Monica L’ERARIO, I dischi di terracotta da Taranto: novità e conferme nella tradizione onomastica tarantina

ore 12.00 Franca FERRANDINI – Daniela VENTRELLI, Le matrici iscritte di Taranto

ore 12.20 Discussione

ore 13.00 pausa

Venerdì 7 gennaio, pomeriggio, ore 14.30

ore 14.30 Stefano BERTI, Il conflitto del 506 a.C. alla luce dei ritrovamenti epigrafici

ore 14.50 Giorgia PROIETTI, Cimone e la memoria delle Guerre Persiane: i cosiddetti ‘epigrammi di Maratona’

ore 15.10 Luigi GALLO, La datazione di una delle ultime liste dei tributi

ore 15.30 Giulia TOZZI, Decreti onorari dal teatro di Dioniso

ore 15.50 . Discussione e pausa

ore 16.30 Francesca ROCCA, Le phialai exeleutherikai e la pratica della manomissione ad Atene

ore 16. 50 Cristoforo GROTTA, Ecologia e spazio del sacro: alcune note epigrafiche

ore 17.10 Irene SALVO, Invocare la vendetta degli dèi: per un riesame di I.Délos 2532

ore 17.30 Teresa ALFIERI, Iscrizioni greche della Sicilia Orientale

ore 17.50 Chiara TERRANOVA, Le IG VII, 264, 372 e 413: l’euergesia di Lucio Cornelio Silla nel Amphiareion di Maurodelesi (Oropia)

ore 18.10 Discussione

ore 20  Cena

Sabato 8 gennaio, mattina, ore 9.00

ore 9.00 Mauro CORSARO, Nuove prospettive sulla fiscalità dei Seleucidi

ore 9.20 Alice BENCIVENNI, Decretare l’orkos: il caso di Mileto

ore 9.40 Roberta FABIANI, Epigrafi di Iasos al Museo Archeologico di Istambul

ore 10 Lyuba RADULOVA, Organizzatori di munera nelle province di Moesia Inferior e Tracia

ore 10.20 Discussione e pausa

ore 11.00 Giovanni BOFFA, Lo Zeus Exakesterios e la rifondazione timoleontea di Agrigento

ore 11.20 Marco VINCI, Ricerche di epigrafia elorina

ore 11.40 Paola GRANDINETTI, “Le iscrizioni greche e latine della Corsica”: un volume di prossima pubblicazione

ore 12.00 Discussione

ore 12.30 Il XIV Congresso Internazionale di Epigrafia Greca e Latina di Berlino e la presenza degli epigrafisti italiani: proposte e progetti (discussione ‘plenaria’)

ore 13.00 pausa

Sabato 8 gennaio, pomeriggio, ore 14.30

ore 14.30 Valentina GARULLI, Pietre come libri: il ‘lay-out’ di alcune epigrafi poetiche di età ellenistica

ore14.50 Angela CINALLI, Nuove considerazioni sull’invito agli xénia

ore 15.10 Eleonora SANTIN, Fonti epigrafiche e cultura letteraria: il caso tessalo

ore 15.30 Francesca DELL’ORO, Epigrammi euboici

ore 15.50 Discussione e pausa

ore 16.30 Giovanni MARGINESU, Aspetti della scrittura cretese

ore 16.50 Alessandra INGLESE, Note di onomastica tebana arcaica

ore 17.10 Ezio ATTARDO, Antichità della trasmissione della scrittura ai Greci

ore 17.30 Daniela QUADRINO, Le iscrizioni di Pholegandros e i Symmiga di Simonidis

ore 17.50 Stefania GALLOTTA, Su alcune iscrizioni del regno del Bosforo Cimmerio

ore 18.10 Discussione

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One Response to 2° Seminario Avanzato di Epigrafia Greca

  1. Filippo Canali De Rossi says:

    Sono arrivato a Bologna in auto nel pomeriggio del 6 gennaio per assistere allla seconda edizione di questo II Seminario Avanzato di Epigrafia Greca. Dopo avere occupato la stanza della sede ospitante, il confortevole Novotel presso la fiera di Bologna ho ripreso l’auto e sono recato in centro, dove i negozî erano aperti e, nella basilica di San Pietro ho potuto assistere ad una suggestiva celebrazione dell’Epifania, allietata dai canti di etnici di un gruppo di suore africane.
    Al mattino del 7 gennaio sono iniziati i lavori. Gabriella Bevilacqua e Sara Campanelli hanno manifestato l’intenzione di proseguire il lavoro del Moretti dedicato alle iscrizioni di Roma, sia attraverso la presentazione (limitata alla proiezione di alcune diapositive) di un certo numero di inediti, sia attraverso l’elaborazione di alcune tematiche inerenti ai materiali già presenti nelle IGUR: unici nei, se di nei si può parlare, le rimostranze fatte nei miei confronti prima da una zelante collega e poi dalla stessa relatrice per aver tentato di fotografare una delle iscrizioni inedite che venivano presentate nelle diapositive. Elena Miranda De Martino, coadiuvata da due giovani collaboratrici, Diva Di Nanni e Valentina De Martino ha proposto all’uditorio una nuova anticipazione delle liste dei vincitori dei Sebasta, provenienti dagli scavi per una stazione della metropolitana di Napoli: è almeno la terza occasione in cui assisto ad una simile conferenza e spero che nel frattempo il lavoro di edizione proceda speditamente verso una pubblicazione integrale, che metta l’intera comunità scientifica al lavoro su questo dossier: in altri casi è stato possibile. Nella sua relazione Lavinio del Monaco ha preannunciato la pubblicazione di un volume dedicato a Locri Epizefirii (farà seguito a quello su Reggio Calabria pubblicato da Lucia D’Amore), che sarà inserito nella serie delle Iscrizioni Greche d’Italia fondate da Luigi Moretti, per la realizzazione del quale, grazie alla collaborazione di Claudio Sabbione, sono state superate alcune difficoltà logistiche legate alla temporanea chiusura del museo ed alla dislocazione dei materiali in un deposito fuori città. La seconda sessione del mattino è stata aperta da una comunicazione congiunta di Filippo Battistoni e Alessia Di Martino che – assieme agli assenti Jonathan Prag e Anna Magnetto – preparano una nuova edizione dei rendiconti finanziarî di Tauromenion, resa necessaria dalla disinvoltura di alcune precedenti edizioni, in particolare quella dello Arangio-Ruiz: a tal fine la Di Martino ha intrapreso anche una minuziosa analisi grafologica delle diverse mani di lapicidi alternatisi alla incisione dei testi. Francesca Labonia, una allieva del prof. Lombardo (che ha presieduto una delle sessioni ed ha partecipato a quasi tutte le discussioni), ha presentato una inedita iscrizione sepolcrale in greco da Poreç in Istria, per una donna originaria di Efeso; la defunta lamenta di essere sepolta in terra italica, ciò che si giustifica con l’appartenenza di Parentium, luogo di rinvenimento dell’iscrizione, alla X regione augustea (Venetia et Histria): nella successiva discussione è emerso, per merito della prof.ssa Miranda, il carattere metrico del testo. La comunicazione di Monica L’Erario ha riguardato le iscrizioni presenti su dischi in terracotta perforati provenienti da Taranto, variamente interpretati come pesi di telaio oppure oscilla decorativi. Franca Ferrandini, assieme alla collaboratrice Daniela Ventrelli, ha invece analizzato le iscrizioni presenti sulle matrici di stampi fittili, pure da Taranto. Ha aperto il pomeriggio una comunicazione di Stefano Berti relativa ai ‘fatti del 506 a.C.’ (alla luce della iscrizione IG I3 501) che portarono all’insediamento di 4000 coloni attici nella pianura lelantina, quindi Giorgia Proietti ha evidenziato il ruolo degli ‘epigrammi di Maratona’ (IG I3 503-4) nella formazione della tradizione sulle Guerre Persiane poi confluita in Erodoto. A seguire una comunicazione di Luigi Gallo ha rivelato una importante scoperta, relativa alla riduzione del tributo per alcune piccole isole, verificatasi nel corso della guerra del Peloponneso come risulta dalle liste delle aparchaí: tale riduzione, a quanto risulta da THUC. VII, 57 non fu dovuta ad un ‘impietosimento’ degli Ateniesi verso gli alleati, bensì ad una rinnovata partecipazione di tali isole alla flotta (partecipazione, aggiungerei, che sarà stata indotta dagli Ateniesi pr garantirne la fedeltà). Giulia Tozzi ha presentato con sufficiente energia e chiarezza la situazione relativa ai decreti onorari rinvenuti nel teatro di Dioniso ad Atene: di essi 11 sono integri e fra questi ve ne sono per personaggi stranieri di alto rango, quali il tiranno di Siracusa Dionisio I (IG II-III 18) e il re dei Pelagoni (IG II-III 190); ve ne sono poi per vari notabili, fra cui quella posta al tempo di Demetrio Poliorcete in onore dell’oratore Licurgo (IG II-III 457), quella per il poeta comico Philippides, ed altre per agonoteti, per sacerdoti o per i technitai di Dioniso. Nella seconda sessione del pomeriggio ha preso inizialmente la parola Francesca Rocca, che si è occupata di atti di manomissione, con particolare riferimento ai processi per abbandono intentati a schiavi che non avevano perfezionato le procedure di affrancamento (fra le iscrizioni considerate IG II-III 1560). In luogo di Grotta, assente, è intervenuta la professoressa Brugnone che ha presentato una colonnetta iscritta da Marsala, recentemente ricomposta da Pamela Toti, in onore di Iside ‘dai diecimila nomi’. A seguire Irene Salvo, che partecipa ad un programma coordinato dal prof. Chaniotis sui sentimenti nel mondo greco, si è occupata della stele I. Délos 1532, definita ‘preghiera giuridica’, in cui si invoca la vendetta divina contro gli ignoti uccisori di una fanciulla di nome Eraclea. Ci troviamo, sembra, in ambito giudaico, è difficile però affermare che la preghiera esprima i ‘sentimenti’ dei genitori, in quanto le medesime formule si ritrovano in altre iscrizioni consimili. Teresa Alfieri ha presentato una iscrizione vascolare illustrando il culto di Artemide ad Ortigia, mentre Chiara Terranova ha esaminato le relazioni fra il santuario di Oropo e Silla, documentate attraverso le iscrizioni onorifiche ed il famoso senatoconsulto (IG VII 413): nel corso della discussione sono emersi alcuni possibili sviluppi della ricerca, che merita un approfondimento in relazione alle recenti ricerche del Santangelo.
    Nella seconda giornata Mauro Corsaro ha presentato alcune riflessioni in materia di economia globale suggerite da un recente libro di L. Capdetrey sulla fiscalità seleucidica; subito dopo è salita alla cattedra Alice Bencivenni, presentando una rilettura di un interessante decreto di Mileto in cui la cittadinanza si impegna ad osservare l’alleanza verso i Tolemei, ed ad imporre un giuramento di fedeltà anche alle nuove generazioni. A Roberta Fabiani si è aggiunto Massimo Nafissi per relazionare sui progressi nello studio delle iscrizioni di Iasos, di cui una parte è conservata presso il Museo acheologico di Istanbul, dove recentemente il materiale è stato presentato in una mostra. La borsista bulgara Lyuba Radulova, aggiungendo un tocco di internazionalità a questo incontro, ha parlato delle iscrizioni della Tracia (quasi esclusivamente in lingua greca) relative alla organizzazione di spettacoli. Nella seconda sessione della mattina hanno parlato Giovanni Boffa su un’olpe da Monte Saraceno di Ravanusa con riferimento al culto di Zeus Exakestér e Marco Vinci, in relazione ad alcune ricognizioni archeologico-epigrafiche da lui compiute sul sito di Helorus. Infine Paola Grandinetti ha presentato l’imminente pubblicazione di un corpus di iscrizioni greche e latine della Corsica: di particolare suggestione alcuni rythones iscritti a forma di protome teriomorfa.
    Ha fatto seguito una discussione, promossa dalla prof.ssa Culasso, in merito alle prospettive della partecipazione italiana al prossimo Congresso Epigrafico di Berlino, che si terrà nell’Agosto 2012. Come gli epigrafisti ricorderanno almeno negli ultimi tre congressi internazionali (Roma 1997, Barcellona 2002, Oxford 2007), oltre ai relatori invitati, era stato stato dato spazio alla libera partecipazione degli studiosi attraverso la proposta di posters o comunicazioni. Nei primi due casi era poi stata anche garantita la pubblicazione negli Atti delle comunicazioni presentate. Nel caso di Berlino è insorta la preoccupazione che tutto ciò non si realizzi affatto, in quanto non è stata sino ad ora diramata alcuna direttiva relativa alla presentazione volontaria di contributi al Congresso. Si è sviluppato un acceso dibattito al quale hanno preso parte, fra gli altri, le professoresse Criscuolo e Miranda, che hanno reso conto delle trattative intercorse con membri della commissione organizzatrice. Il prof. Geraci ha auspicato una partecipazione equipollente di epigrafisti greci e latini, che era venuta a mancare (in favore dell’epigrafia latina) in alcune delle ultime edizioni. Se la sezione ‘posters’, sembra l’unica aperta alla spontanea iniziativa di molti studiosi, ha constatato la prof.ssa Prandi, c’è il timore che la maggior parte delle relazioni venga affidata dalla commissione organizzatrice a studiosi di altre nazionalità.
    Nel pomeriggio della seconda giornata hanno parlato Valentina Garulli, evidenziando alcune corrispondenze tra la forma del libro ed il ‘layout’ degli epigrammi iscritti: di particolare interesse l’iscrizione di Salmacide, presso Alicarnasso, in cui si celebrano le glorie conseguite dalla città in ambito letterario. Angela Cinalli con un leggero slittamento del tema iniziale, che originariamente riguardava gli onori conferiti a poeti, ha esposto una tesi secondo la quale gli ‘xenia’ e l’invito a pranzo nel pritaneo rappresentano gradi consecutivi degli onori concessi a un ospite straniero. Ancora Eleonora Santin ha trattato di alcune iscrizioni della Tessaglia in onore di poeti (fra queste quelle in onore della poetessa Aristodama, IG IX, 2, 62 e dell poeta Politas, IG IX, 2, 63). Infine Alessandra Inglese ha presentato il lavoro di indagine autoptica da lei svolto a Tebe. Le relazioni dell’ultima sessione sono state svolte dal semitista-grecista Ezio Attardo sulla trasmissione dell’alfabeto, attraverso la presentazione di una tesi piuttosto innovativa che rovescia i modelli acquisiti, e da Daniela Quadrino che ha rivenuto in un manoscritto del Simonidis (oggi nell’occhio del ciclone per il papiro di Artemidoro) alcune iscrizioni di Pholegandros.
    Non senza aver avuto prova della benevola cordialità di tutto l’ambiente bolognese ho lasciato l’albergo Novotel alle 5 del pomeriggio per dirigermi, seguendo un’altra via, alla volta di Roma.
    Filippo Canali De Rossi.

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